PILA AI PIANI

Il valore di posizione degli elementi costruiti è fondamentale nella definizione del luogo, in questo caso particolarmente significativo e rappresentativo.

Si è scelto di porre in forte relazione visiva la nuova Chiesa con la Cappella del Capitano preesistente, le facciate sono una di fronte l’altra, e all’intorno si è disegnato il nuovo complesso parrocchiale, sia nei suoi spazi chiusi che in quelli aperti che giocano un ruolo centrale sia dal punto di vista compositivo e da quello rappresentativo.

La Chiesa e il sagrato rappresentano il fulcro su cui puntano gli assi prospettici e visivi più in generale, ma anche i flussi di persone.

Gli spazi aperti sono stati pensati e disegnati in strettissima relazione con quelli chiusi,

Lo spazio nel suo complesso è stato considerato come una sorta di plateau verde con dolci differenze di quote, e l’idea basilare del progetto è quella di “tracciare” il suolo e di “scavare” lo spessore della terra come a tirar fuori il piano su cui costruire la nuova Chiesa con il suo sagrato, e da cui parte la gradonata che porta direttamente su alla Cappella del Capitano. Gli altri spazi sono verdi, così come è verde il piano al di sotto del quale appare, volutamente come scavato sotto terra, il volume che ospita i saloni ed altre attrezzature.

I diversi spazi sono delimitati da bianchi muri che corrono paralleli tra loro, come i segni divisori dei terreni coltivati, così lunghi muri della stessa pietra bianca pietra delle pavimentazioni, disegnano il plateau, su cui realizzare l’intero complesso. La direzionalità dei muri, sottolineata dai filari di alberi, è rafforzata dalla posizione della Chiesa stessa che sembra assecondare questa direzione e al contempo esserne generatrice, unendo le quote e i flussi principali di percorrenza.

E’ interessante come le diverse quote, la quota del complesso e della Chiesa, la quota di copertura delle sale e la quota della Cappella, siano messe in connessione tra loro da percorsi di diversa natura come parte di un unico disegno.

Un altro elemento molto importante di questo progetto è la relazione interno esterno, ulteriormente segnata dai prospetti: quello della Chiesa è disegnato da un sistema di aperture che in alcuni momenti dell’anno, per le cerimonie più solenni, possono essere completamente aperte per portare l’interno fuori e l’esterno dentro. Il centro e le sale, hanno invece un unico prospetto in vetro che guarda verso la Chiesa, molto aperto attraverso il quale la luce, ma anche i colori e l’intorno possono essere parte dell’architettura.

La tradizione delle grandi manifestazioni religiose della nostra terra irpina prevede un rapporto quasi fisico tra i fedeli e i loro Santi, la Chiesa è davvero il luogo della quotidianità, ma anche quello della festa collettiva e del raccoglimento.

Ruolo centrale della composizione è naturalmente quello della Chiesa, la cui mole si staglia con decisione sul contesto circostante e con la copertura a falde molto pronunciata, diviene un elemento di riferimento visibile anche da lontano, a rafforzare la riconoscibilità è la scelta di trattare l’edificio come un volume archetipo, di estrema semplicità, monomaterico, interamente in legno.

Altro elemento di riferimento visivo importante è il campanile, in cemento e lamelle di rame che si staglia alle spalle della Chiesa, contiguo al muro bianco.

La scelta della semplicità della forma rettangolare della Chiesa, cui è “attaccata” quasi come un superfetazione la casa del parroco, come nella vecchia tradizione delle chiese contadine che vogliono la casa una cosa sola con la Parrocchia, è dovuta anche alla volontà di non discostarsi dalle forme tradizionali di questa terra. Tradizione, nobile e spontanea, a cui appartengono anche i principali materiali usati nel progetto.

La Chiesa con il suo tetto a falda edificio semplice ma sempre riconoscibile in  aperta campagna, mantiene forme simili a quelle residenziali rurali, ma anche ai grandi depositi ad esse contigue “i pagliai o essiccatoi del tabacco”, grandi elementi costruiti, perlopiù in legno, privi di ornamento, elementi di grande eleganza architettonica pur nella loro stupefacente essenzialità. Il fronte in legno è segnato dal muro di pietra , che continua all’interno, e che funge da basamento per la statua della Vergine Maria cui è dedicata la nuova Chiesa.

Date

04/05/2010

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